laLut

laLut, collettivo teatrale fondato nel 1995 da un gruppo di studenti universitari, da allora opera a Siena e non solo producendo spettacoli, conducendo laboratori nelle scuole di ogni grado, dirigendo e organizzando festival e rassegne, partecipando a progetti internazionali, portando il teatro anche in luoghi inusuali come musei, percorsi storici e turistici, appartamenti...
Dal 1999 opera in vari ambiti del teatro sociale: salute mentale, handicap, disagio giovanile, carcere.

E da alcuni anni è impegnata nella ricerca sugli sviluppi delle possibili applicazioni delle tecniche digitali al teatro dal vivo.

Giardino Chiuso

Giardino Chiuso svolge da oltre 20 anni attività di produzione, organizzazione e promozione in ambito multidisciplinare legate ai linguaggi scenici di teatro, danza, videoarte e nuove tecnologie. Collabora con importanti enti e istituzioni del territorio nazionale e internazionale. È stata riconosciuta da MiC e Regione Toscana.

La compagnia Giardino Chiuso nasce nel 1998 a San Gimignano (SI), dopo varie esperienze dei suoi fondatori nel campo teatrale, della danza contemporanea e dei linguaggi visivi, grazie alle quali il gruppo indirizza la propria ricerca verso la contaminazione tra parola, movimento e visual art, una cifra distintiva che caratterizza tuttora la poetica della compagnia. Negli anni il lavoro si è ampliato, svolgendo attività di organizzazione di eventi culturali, laboratoriali per la didattica nelle scuole e di formazione, sia a livello nazionale che internazionale.
La compagnia ha al suo attivo numerose produzioni di teatro-danza, replicate in Italia e all’estero, realizzate anche attraverso coproduzioni con enti e compagnie come il Festival Fabbrica Europa, Teatro Studio Krypton, Versiliadanza, Museo Mart di Trento-Rovereto, Festival Magna Grecia, Istituto Italiano di Cultura di Colonia, Teatro Regio di Parma, Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato. Tra le ultime produzioni Inverno (2017) con la musica originale della violoncellista Julia Kent, Macchine tratto dal romanzo "La Morte di Marx e altri racconti" di Sebastiano Vassalli (nuovo allestimento 2018, Small Theater di Erevan - Armenia), Pinocchio (2019, Teatro Goldoni - Fondazione del Maggio Musicale Fiorentino - Firenze), Bianchisentieri in tournée dal 2013.
Cura la direzione artistica e l’organizzazione della rassegna Leggieri d’Inverno (Teatro dei Leggieri) e il Festival Orizzonti Verticali_Arti sceniche in cantiere (dal 2013) nella città di San Gimignano e sostiene giovani artisti con progetti di residenza affiancandoli nell’attività produttiva e organizzativa.
La compagnia è stata riconosciuta da MiC e Regione Toscana; dal 2016 è socio fondatore della Fondazione Fabbrica Europa per le arti contemporanee (FI).

Straligut

Straligut Teatro (www.straligut.it) è una residenza artistica e culturale riconosciuta e sostenuta dalla Regione Toscana ("Sistema regionale per lo spettacolo dal vivo: attività teatrali, di danza e di musica"). L'attività di Straligut si sviluppa progettando e sperimentando pratiche artistiche e culturali e più specificamente teatrali: dalla creazione di spettacoli all'organizzazione di festival e rassegne, dalle attività laboratoriali e di formazione alla didattica nelle scuole, specie in ambito di educazione ambientale (www.scuoleviaggianti.it), dalla gestione di spazi performativi alle residenze creative, per finire con la gestione di In-Box, rete di sostegno del teatro emergente italiano (www.inboxproject.it) e Sonar, una piattaforma web dedicata alla comunità teatrale italiana (www.ilsonar.it) Sul territorio le attività di Straligut sono organizzate in maniera organica e coerente: un'offerta ampia e variegata pensata con una prospettiva pluriennale, costruita "abitando" uno o più luoghi che diventano centri di programmazione e realizzazione di iniziative teatrali. Lavoriamo su scala locale e nazionale insieme a compagnie e artisti, teatri e festival, enti pubblici e privati, soggetti istituzionali, altre associazioni.

Topi Dalmata

Da alcuni bizzarri esperimenti emergono a Siena, nel 2010, i Topi Dalmata. La Balzana ribolle di creatività e si sublima in macchie di multiforme ingengo che rimbalzano nei medievali anfratti cittadini colorandoli di storie, spettacoli e racconti, orizzontali verticali isosceli e scaleni. Come tutti i Topi che si rispettano formano una piccola grande comunità, pronti ad abbracciare tutti, proprio tutti, anche i riottosi, in uno slancio irrituale di empatia obbligatoria forse ai limiti della legalità ma figlia dell'esigenza artistica che i Topi mettono in pratica, cooperazione artistica ed esplorazione creativa verso quel teatro fruibile che rappresenta il formaggio da offrire al loro pubblico. Non è raro vederli poi muniti di valigie, pronti a riunirsi ad altri gruppi roditoriali, consapevoli e non, felici prigionieri nella ragnatela dell'arte. Da qualche anno i Topi, oramai cresciuti in numero ed irrequietezza si sono dotati di nuova e prestigiosa sede, covidamente sincronizzata e realizzata, avidamente voluta e ammobiliata, in Via Piccolomini,52 a Siena ovviamente.